Per me la famiglia è un importante supporto

15.09.2024 Altri temi

Abbiamo parlato con la calciatrice professionista dell’Aston Villa WFC e della nazionale svizzera Noelle Maritz di cosa significhino per lei i legami e di come questi abbiano plasmato la sua vita.

I legami all’interno della famiglia costituiscono una base importante per affrontare la vita adulta in modo autonomo e consapevole. Quale persona ha lasciato maggiormente il segno nella tua infanzia, in che modo e perché?

Sicuramente mio fratello Yannik. Praticava tantissimo sport e io ero praticamente la sua ombra. Io e Yannik ci siamo incoraggiati a vicenda e siamo sempre stati molto ambiziosi.

Che significato ha per te la famiglia?

La famiglia è per me un importante supporto e un ambiente in cui mi sento molto a mio agio. Un luogo in cui sono libera di essere come voglio.

Come sei cresciuta?

Sono cresciuta in California, ma poi mi sono trasferita diverse volte. Non è stato sempre facile per me, ma questi continui spostamenti hanno unito la nostra famiglia.

Sei nata e cresciuta in California e a dieci anni sei arrivata in Svizzera. Com’è stato per te?

È stato difficile lasciare i miei amici, la squadra di calcio, la scuola e il mio ambiente sociale e trasferirsi in un nuovo Paese. A preoccuparmi poi, era soprattutto la lingua.

Sei riuscita a mantenere le tue amicizie?

È difficile mantenere i contatti quando si è così distanti. Tuttavia, ho ancora contatti regolari con alcune mie ex compagne di squadra.

È stato difficile creare nuovi legami in Svizzera?

Ho avuto la fortuna di poter entrare a far parte di una squadra femminile dell’FC Amriswil e di trovare così nuove amiche in tempi relativamente brevi. Avevo appena fatto in tempo ad ambientarmi, quando all’età di 13 anni mi sono trasferita al centro di formazione dell’ASF di Huttwil.  

In che modo questo periodo ti ha plasmato?

Per forza di cose sono dovuta diventare indipendente in fretta. Ho scoperto che il calcio mi permetteva di conoscere velocemente molte nuove persone. Questa cosa mi ha aiutato molto a tenere duro anche nei periodi in cui sentivo nostalgia o ricevevo delle batoste in ambito sportivo.  

Nel 2013 sei passata dalla Svizzera alla Bundesliga nel VfL Wolfsburg. Com’è stato per te questo passaggio da adolescente diciottenne?

Anche qui ho affrontato tempi duri. La competitività era agguerrita. Ciononostante, sono riuscita a farmi valere e ho vissuto momenti indimenticabili accompagnati da tanti bei successi.

Come è cambiato il rapporto con i tuoi genitori dalla tua infanzia?

A dire il vero, molto poco. Ci sono sempre quando ho bisogno di supporto.

Che tipo di rapporto hai con tuo fratello? È sempre stato così?

Io e lui ci capiamo alla perfezione, in realtà ancora meglio rispetto a quando eravamo bambini. Se i nostri impegni ce lo permettono, ci vediamo regolarmente. Ovviamente, vado anche abbastanza fiera del fatto che, come pilota, possa portarmi in volo nelle vicinanze.

Quali valori contano per te in un’amicizia?

L’onestà, l’apertura e il sostenersi e farsi forza a vicenda. E poi trascorrere bei momenti insieme.

La tua carriera e il tuo lavoro ti vedono spesso in viaggio. Come riesci a mantenere vivi i legami?

Con lunghe telefonate o chiamate su FaceTime. Non dimenticando mai di curare le relazioni e, se il tempo lo consente, anche facendo cose insieme.

Ci sono rituali o tradizioni con la tua famiglia o con gli amici che portate avanti ancora oggi e che hanno un grande significato per te?

I momenti salienti con la famiglia sono le festività come il Natale, il giorno del Ringraziamento o i compleanni. Se possibile, ogni tanto ci godiamo anche una raclette o una fondue con le giocatrici svizzere che vivono in Inghilterra.

Negli sport di squadra è utile fidarsi e conoscersi reciprocamente?

Si tratta di un fattore di successo molto importante. A volte nascono anche discussioni in merito all’importanza di questi valori.

In che misura i legami in ambito sportivo influenzano il successo o l’insuccesso?

Lo slancio positivo nel team è importante e anche relativamente semplice in periodi favorevoli. Tuttavia, la vera qualità e coesione di un team si riconosce solo quando si è costretti a vivere momenti negativi. È in questi casi che si dimostra il vero carattere di una squadra.

Responsabile del contenuto:

David Becker

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