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03.11.2017 Attualità Programma di aiuti Tutti Africa Un programma pilota.

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Nel 2016, grazie al programma di rafforzamento familiare (PRF) a Harar non vi sono più stati casi di abbandono di bambini, la cui quasi totalità frequenta ora regolarmente la scuola. Salehmariam Abebe, direttore di SOS Villaggi dei Bambini in Etiopia, ha inoltre trasferito la gestione del programma ai partner locali.

Perché cinque anni fa SOS Villaggi dei Bambini ha avviato un programma di rafforzamento familiare a Harar?

La regione di Harar presenta il tasso più elevato di orfani di tutta l’Etiopia. Attraverso il programma di rafforzamento familiare puntavamo chiaramente a ridurre il numero di bambini abbandonati o trascurati. Per questo motivo ci siamo concentrati in particolar modo sullo sviluppo di un sistema di sostegno funzionale in strutture comunitarie sostenibili. Ciò ha avuto un effetto importante sui bambini. Mentre prima dell’avvio del programma il tasso di scolarizzazione si assestava al 58,5%, nel 2016 nella nostra zona d’intervento è passato al 99,4%.

Come viene organizzata la collaborazione con la popolazione, la comunità locale e le autorità?

Abbiamo avviato il programma insieme alle autorità. Per evitare sovrapposizioni, abbiamo coordinato noi il lavoro tra SOS Villaggi dei Bambini, le autorità e i vari aiuti locali. Insieme abbiamo costruito una rete sociale funzionante partendo da centri di raccolta minori già presenti, che oggi fungono da rappresentanti di SOS Villaggi dei Bambini agendo per lo più in autonomia. Abbiamo definito un piano di sviluppo con ciascuna delle famiglie cui abbiamo offerto il nostro supporto, fissando insieme degli obiettivi realistici, ad esempio prospettando la situazione della famiglia tra sei mesi. In questo modo garantiamo il monitoraggio concreto per ogni singolo bambino. Ad esempio, per ciascuno di essi sappiamo se va a scuola, quali voti consegue o se le misure di incremento del reddito dei genitori forniscono i risultati auspicati.

Nel 2016 è stato possibile concludere il PRF a Harar. Avete raggiunto gli obiettivi prefissati?

L’obiettivo dei nostri programmi di rafforzamento familiare è sempre la futura gestione autonoma da parte delle comunità locali, esito raggiunto dopo soli cinque anni: nel 2016, infatti, abbiamo trasferito la gestione del programma ai nostri partner. Il successo maggiore è confermato dal fatto che nelle comunità coinvolte non è stato più abbandonato un solo bambino. Il programma esercita un influsso positivo anche a livello regionale, dove il numero di bambini abbandonati è sceso da 36 a 8. Oggi 199 famiglie si occupano autonomamente dei propri 1042 bambini.

Cosa succede ora ai bambini di Harar che necessitano ancora di aiuti?

Impiegando le risorse svincolate possiamo offrire aiuto ai bambini bisognosi in quartieri periferici e nella regione circostante la città di Harar. Svolta la prima fase di ricostruzione e grazie all’ottimo funzionamento della rete creata tra autorità, comunità, persone e SOS Villaggi dei Bambini, riusciremo a dare una svolta positiva alla vita di un numero molto più elevato di bambini.