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21.02.2019 Attualità Programma di aiuti Asia Quando il ciclo mestruale conduce alla morte

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In Nepal l’argomento tabù del ciclo mestruale può causare la morte di donne e ragazze. Oggi i media divulgano questa tragica notizia in Svizzera: una giovane donna è deceduta a causa di un’intossicazione da fumo in una capanna adibita al confino mestruale. La tragica comunicazione colpisce SOS Villaggi dei Bambini nel profondo: deploriamo le sofferenze umane causate da un tabù che ha origini proprio dal tessuto sociale. SOS Villaggi dei Bambini opera con i collaboratori locali in Nepal al fine di abbattere tale tabù e di spronare le donne di tutto il mondo a essere orgogliose del proprio corpo e a non doverlo più celare. 

Immaginate di non poter tornare a casa, ogni mese, dai 3 ai 6 giorni; immaginate di non poter incontrare i vostri amici e parenti, di non poter andare al lavoro. Vivete isolate e abbandonate a voi stesse in una capanna, e questo solo perché siete donne e avete il ciclo mestruale.

Durante questi giorni, le donne nepalesi di alcune regioni e realtà culturali si isolano, perché le mestruazioni vengono considerate impure. Non si recano più al lavoro e in alcune regioni rurali la percentuale media di ragazze che non va a scuola è regolarmente al 21%. Le donne e le ragazze si vergognano e rimangono confinate in casa. Eppure, anche all’interno delle quattro mura domestiche non è loro concesso andare in cucina, poiché secondo il credo tradizionale potrebbero contaminare i generi alimentari. Pertanto, alcune donne decidono di abbandonare la casa isolandosi dalle famiglie e recandosi in capanni adibiti al confino mestruale, dove attendono finché il ciclo non termina. Queste donne ne subiscono gli effetti a livello fisico, a livello di salute e, in fin dei conti, anche sul piano finanziario. Nate in zone rurali, non conoscono né assorbenti interni né tradizionali, oppure non sanno proprio come usarli, perché è vietato parlare della corretta igiene intima. Utilizzano quindi dei panni che lavano saltuariamente e solo al buio, il che può di conseguenza provocare l’insorgenza di infezioni.

SOS Villaggi dei Bambini è attiva in Nepal dal 1973. A Sunsari, nel sud-est del paese, abbiamo affrontato il problema in collaborazione con gli operatori locali adottando misure volte ad abbattere questo tabù. È fondamentale parlarne, informarsi e far chiarezza.  “Community mobiliser” locali organizzano incontri di orientamento con donne di 150 famiglie e discutono apertamente di questa tematica, illustrando come gli assorbenti possono agevolare la quotidianità. Inoltre, le donne e le ragazze ricevono assorbenti per due anni e durante questo periodo devono imparare a cucirli in prima persona e ad avviare un’attività, affinché gli assorbenti possano venir integrati nelle strutture locali a lungo termine. Le donne accolgono tale iniziativa con favore: non devono più evitare di recarsi al lavoro o a scuola e le ragazze conquistano sempre più consapevolezza che il ciclo mestruale non costituisce nulla di impuro, bensì esattamente il contrario. Le donne partecipanti hanno ammesso di aver parlato per la prima volta nella loro vita delle mestruazioni in occasione di questi incontri e che, finalmente, sono pronte ad affrontare questo argomento anche con le loro figlie.

Le mestruazioni sono un tabù

Finalmente a Sunsari, in Nepal, le donne parlano del loro ciclo mestruale.

Nelle regioni rurali del Nepal il ciclo mestruale è un tema tabù.