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12.12.2018 Attualità Tutti Asia Cavarsela con le proprie forze

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Grazie al sostegno di SOS Villaggi dei Bambini, bambini abbandonati in tutto il mondo trovano una nuova casa pronta ad accoglierli con amore, dove essere accuditi, poter giocare con fratelli e sorelle e andare a scuola. Ma cosa accade una volta che sono cresciuti? Ce ne facciamo un’idea dal racconto di tre giovani.

Brindhya Parajuli, Classe 1981, sposata, 2 figli (di 10 e 4 anni) Proprietaria di una farmacia, Nepal

Brindhya Parajuli non solo sa con quali farmaci curare quali malattie, ma è anche una donna forte, che prende in mano le redini della sua vita. Quando, dopo la scuola, le si è presentata l’occasione di studiare farmacia, ha colto al volo l’opportunità: ha terminato il bachelor, ha avuto una bimba, ha conseguito il master e ha messo al mondo suo figlio.

All’età di un anno e mezzo Brindhya Parajuli ha trovato una nuova casa nel villaggio dei bambini SOS. Così riassume, riconoscente: «Nel villaggio mi hanno preparato bene ad affrontare la vita, mi hanno insegnato valori come il rispetto, l’amore e la coscienziosità, valori che ora posso trasmettere ai miei figli». Ed è fiera di poter dare il proprio contributo al reddito della famiglia con la farmacia di cui è titolare.

 

Brindhya Parajuli gestisce una farmacia ed è madre di due bambini. La riempie di orgoglio poter provvedere ai bisogni della famiglia.

Brindhya Parajuli gestisce una farmacia ed è madre di due bambini. La riempie di orgoglio poter provvedere ai bisogni della famiglia.

 

 

Zula Classe, 2000 studentessa, Lesotho

«Sono felice di poter andare a vivere in studentato e in città», afferma Zula con un sorriso compiaciuto. La diciottenne si è recentemente diplomata con il massimo dei voti e ha iniziato a studiare scienze turistiche all’Università di Maseru, capitale del Lesotho. E aggiunge: «Mia madre è fiera di me».

Con «mia madre» si riferisce alla donna che l’ha cresciuta nel villaggio dei bambini SOS e che ha fatto in modo che studiasse. Zula è grata di essere stata sostenuta e motivata e di avere ora la possibilità di andare all’università. Dopo tutto ha un grande sogno: diventare direttrice d’albergo. «Spero mia madre venga un giorno a trovarmi nel mio hotel», afferma ridendo.

Piena di voglia di fare, Zula si dà da fare al corso di scienze turistiche per poter un giorno offrire agli ospiti del suo hotel soggiorni confortevoli.

Piena di voglia di fare, Zula si dà da fare al corso di scienze turistiche per poter un giorno offrire agli ospiti del suo hotel soggiorni confortevoli.

 

 

Suresh Poudel Classe 1988 bancario, Nepal

Suresh Poudel aveva otto anni quando ha perso la madre e ha trovato una nuova casa nel villaggio dei bambini SOS. Era ben consapevole dell’utilità di andare a scuola: «Ho capito subito che una buona formazione ti cambia il futuro. M’impegnavo in classe e ho sfruttato l’opportunità che mi si è presentata nella sfortuna».

L’impegno e la volontà di Suresh Poudel sono stati ripagati: ha conseguito la laurea in economia e attualmente lavora in banca. È ancora molto legato alla mamma SOS che allora lo aveva accolto e cresciuto: «Le devo molto», e con grande sicurezza afferma: «SOS Villaggi dei Bambini mi ha preparato molto bene alla vita. Mi sento forte per affrontare bene il futuro»

A casa Suresh Poudel ha appeso una foto della mamma SOS. Va a farle visita quasi tutte le settimane.

A casa Suresh Poudel ha appeso una foto della mamma SOS. Va a farle visita quasi tutte le settimane.