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29.07.2018 Attualità Programma di aiuti Tutti Asia La casa non è più sporca

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La famiglia di Radha viveva in condizioni sociali ed economiche svantaggiate. Le entrate del padre, lavoratore a giornata, riuscivano a malapena a sfamare le cinque bocche in famiglia. Non avevano né bagno, né acqua corrente. I genitori, entrambi analfabeti, non potevano permettersi di mandare a scuola i figli. Da tre anni la famiglia di Radha – 7 anni – partecipa al programma di rafforzamento familiare SOS di Itahari. La bambina ci racconta cosa è cambiato nella sua vita.

“Vivo con mio padre, mia madre e i miei fratelli a Lapibur, che si trova presso Itahari, in Nepal. Mio fratello e mia sorella sono più piccoli di me. La no- stra casa è fatta di bambù, con il tetto in lamiera. Dentro ci sono i letti per dormire e abbiamo cibo a sufficienza. Teniamo alcuni maiali e capre. Mio pa- dre va tutti i giorni in città per vedere se riesce a tro- vare del lavoro. Mia madre ha un piccolo negozio direttamente di fronte a casa nostra, quindi è sempre lì, quando ho bisogno di lei. A casa mia sono felice.

Quando siamo entrati a far parte del programma di rafforzamento familiare SOS, come prima cosa mi hanno mandata a scuola. Mi hanno dato la divisa scolastica e uno zainetto e a scuola ricevo sempre un pasto caldo a pranzo. SOS ci ha poi aiutato a costruire un bagno. Ci hanno dato dei mattoni, ce- mento, tubi, un lavabo e un telo che serve da porta. Ci hanno spiegato come utilizzare per bene il bagno e che dopo ci si deve lavare le mani. Ora abbiamo anche un pozzo, dal quale posso bere acqua pulita.

Mia madre ha ricevuto 10’000 rupie nepalesi (circa 90 franchi) per aprire il suo negozio. Vendiamo biscotti, cioccolata, pasta, sapone, detergenti e pro- fumatori per ambienti. Quando ho finito i compiti, aiuto mia madre in negozio e bado ai miei fratellini. Con loro studio per la scuola o giochiamo.

Grazie a SOS la nostra situazione è migliorata molto. La casa non è più sporca e ci laviamo. I nostri tutor vengono a trovarci una volta la s per vedere come va. Ci danno inoltre c gli su cosa possiamo ancora migliorare. scuola ci vado sempre, sono già alla terza classe. Mi piace molto. Nella nostra classe ci sono 35 bambini, molti di loro sono miei amici. Gli insegnanti sono molto gentili e ci aiutano. Impariamo il nepalese, l’inglese, i calcoli ed educazione civica. Nell’intervallo gioco al salto della corda c i miei amici. È molto faticoso ma anche divertente. Ridiamo tantissimo.

Quando sarò grande, vorrei diventare insegnante. I Mushahar, da dove vengo, credono che la scuola non sia importante e spesso non ci fanno andare i propri figli. In qualità di insegnante posso insegnare ai bambini a leggere a scrivere.”