Ci sono stati tempi difficili nella vita di Matebello Semoko: a seguito della morte del marito si è ritrovata improvvisamente sola con quattro figli e senza alcuna fonte di reddito. Eppure Matebello non si è data per vinta e ha avviato un’attività con polli e uova grazie al sostegno di SOS Villaggi dei Bambini, i cui introiti le consentono oggi di provvedere anche ai suoi nipoti.
Proteggere i bambini dal rischio di perdita della propria famiglia è uno dei compiti cardine cui è votata l’organizzazione di aiuto SOS Villaggi dei Bambini. La famiglia di Matebello Semoko (61) a Quthing, in Lesotho, era esattamente una di quelle a rischio. Il marito è deceduto improvvisamente nel 2004, lasciandola sola con quattro figli e con l’angoscia opprimente di non riuscire a sopravvivere: abbandonata a se stessa, come avrebbe potuto cavarsela insieme alla famiglia e consentire un futuro ai bambini? Presto Matebello, disperata, non ha più potuto neppure mandare i figli a scuola e spesso non sapeva se il giorno dopo ci sarebbe stato un tozzo di pane da porgere ai bambini affamati, né tantomeno come procurarselo. Una situazione insostenibile.
Aiuto all’autoaiuto
Grazie al principio di aiuto all’autoaiuto SOS Villaggi dei Bambini fa sì che genitori come Matebello possano nuovamente occuparsi dei propri figli in autonomia e tutela le famiglie dal rischio di disgregazione. Obiettivo è consentire a genitori e tutori di offrire prospettive all’infanzia facendo affidamento sulle proprie forze e istruirli al fine di aumentare il proprio reddito sul lungo termine e a beneficio dei bambini. L’organizzazione ha quindi accolto Matebello nel programma di rafforzamento familiare. La donna, forte di una volontà di ferro, ha colto appieno l’opportunità e ha imparato da zero, in completa autonomia, a gestire un’attività: grazie a un microcredito, che da tempo ha ormai ripagato, ha infatti acquistato alcuni polli e il mangime per gli animali e, poco dopo, ha iniziato a vendere le uova e a guadagnare. Al contempo, personale qualificato di SOS Villaggi dei Bambini ha insegnato a Matebello efficaci e promettenti metodi di autoapprovvigionamento. Grazie alla gestione economica e a basso consumo idrico e all’elevata fertilità dell’aiuola alta da giardino “keyhole garden”, ovvero un’aiuola speciale che per la sua forma ricorda un buco della serratura, oggi la donna può contare regolarmente su raccolti freschi e di qualità provenienti proprio dal suo orto. Tutti questi provvedimenti hanno influito molto positivamente sulla condizione in cui versava la famiglia di Matebello, in quanto dopo poco tempo la donna ha potuto nuovamente mandare i bambini a scuola e provvedere a un’alimentazione sana e sufficiente.
Sicura di sé e felice
“Sono grata e fiera di poter provvedere autonomamente alla mia famiglia. Non avrei mai creduto di potercela fare davvero”, afferma oggi Matebello, che nel frattempo è diventata nonna. I suoi nipoti si recano spesso a farle visita dopo la scuola. In caso di necessità Matebello continua a sostenere la propria famiglia, anche se si tratta solamente di un paio di uova o pomodori dal suo orto per un bello spuntino notturno. La donna afferma: “Ho avuto la fortuna di ricevere forza e sostegno da SOS Villaggi dei Bambini e oggi faccio lo stesso con le famiglie dei miei figli. Così posso trasmettere questa fortuna.”
Da oltre 15 anni a bordo della flotta SWISS si raccolgono monete e banconote di tutte le valute a favore di SOS Villaggi dei Bambini. Grazie alla raccolta di monete, i passeggeri di SWISS hanno già donato oltre 2,7 milioni di franchi destinati a sostenere specifici progetti. Recentemente i passeggeri di SWISS hanno contribuito alla completa ristrutturazione del villaggio SOS di Bawana, nei pressi di Delhi, mentre dall’inizio del 2017 le devoluzioni confluiscono in Lesotho.
Qui potete trovare maggiori informazioni in merito all’impegno di SWISS.