La scelta a favore di SOS Villaggi dei Bambini
Maria Walliser, già campionessa di sci alpino e ambasciatrice SOS
«Ho scelto di sostenere SOS Villaggi dei Bambini perché mi considero privilegiata per essere cresciuta in una struttura familiare sana. Ho avuto la possibilità di sviluppare il mio potenziale e realizzarmi con il pieno appoggio dei miei famigliari. Questo non ha avuto solo un forte impatto sulla mia carriera sciistica, ma ha determinato l’intero corso della mia vita. Sono molto grata per questo. Desidero offrire ai bambini meno fortunati l’opportunità di costruire un futuro in cui si sentano realizzati. SOS Villaggi dei Bambini fa proprio questo. Quand’ero piccola, già i miei genitori erano sostenitori di SOS Villaggi dei Bambini, me ne ricordo bene. La mia fiducia nei confronti di questa organizzazione è grande, poiché la conosco da lunga data. Ammiro l’opera realizzata dai fondatori in ormai quasi 70 anni di lavoro e la direzione presa nel corso degli anni. SOS Villaggi dei Bambini adegua di continuo le modalità di sostegno al mutare delle necessità e reagisce all’evolversi dell’aiuto allo sviluppo – una cosa per me molto importante. Perché l’aiuto ha un effetto solo se corrisponde alle necessità. A questo s’aggiunge il fatto che, avendo una figlia disabile, so bene quanto sia importante un buon sostegno in situazioni simili. SOS Villaggi dei Bambini si occupa tra l’altro di sostenere le famiglie con figli disabili in tutto il mondo. Il lavoro di SOS Villaggi dei Bambini mi convince per il suo approccio globale e sostenibile e pone le basi necessarie affinché i bambini abbiano una buona vita. Fa bene sapere che posso dare il mio contributo in merito.»
Matthias Dudler, donatore e ideatore dell’iniziativa ‹Zurigo-Shanghai› in bicicletta a favore di SOS Villaggi dei Bambini
«Ho deciso di sostenere SOS Villaggi dei Bambini perché ho fiducia in questa organizzazione e perché s’impegna a beneficio dei bambini in difficoltà. Ho vissuto alcuni anni in Sudamerica per lavoro e ho visto molti bambini di strada. La miseria in cui vivono mi ha toccato molto già allora. A quell’epoca ho deciso che più tardi mi sarei impegnato per i bambini costretti a crescere senza genitori e senza una prospettiva per il futuro. Associando questa riflessione alla mia passione per la bicicletta è nata in seguito l’idea del progetto benefico ‹Zurigo-Shanghai›. Il nostro impegno per i bambini nel bisogno ci ha aperto tante porte ovunque durante il nostro viaggio, abbiamo scoperto una grande solidarietà. È stata un’esperienza che mi ha segnato. Mi piace anche l’idea di sostenibilità che caratterizza il lavoro di SOS Villaggi dei Bambini. Sono convinto che se un bambino vive un’infanzia positiva e protetta, più tardi trasmetterà questo ai propri figli e alla società. Investire nel futuro dell’infanzia è quindi di sicuro la strategia migliore per combattere la miseria esistente in questo mondo. Gli operatori di SOS Villaggi dei Bambini s’impegnano con tutte le energie per questa causa. So che i soldi da me donati sono in buone mani, anche perché l’organizzazione è certificata dalla Zewo. Sono sicuro di avere fatto la scelta giusta.»
